OTTO DI VENTICINQUE
Mettere la ''persona al centro'' significa vedere un bisogno e trasformarlo in una possibilità di crescita per il bisognoso, ascoltare un bisognoso e permettergli di essere un ''protagonista'' della società, passare da una logica di assistenzialismo a una di politica attiva.
In che modo? Attraverso tirocini risocializzanti, attività finalizzate all'inserimento lavorativo, voucher lavoro, proposte educative nei centri estivi, organizzazione di incontri giovani-anziani, attività sperimentali per persone in difficoltà (ad es. linguaggio comunicativo aumentativo), proposte di percorsi formativi (ad es. corsi di computer per adulti e di italiano per stranieri, in collaborazione con l'associazione mondo migranti, introducendo il concetto di ''patto sociale tra comune e cittadini bisognosi'', attività ludico-ricreative al centro anziani, collaborazioni con le istituzioni scolastiche e il comitato genitori per attività educative in campo ambientale, teatrale e musicale, creazione di uno sportello pedagogico a scuola.
Per questo e per tante altre attività, l'amministrazione Campi ha investito in 5 anni oltre 6 milioni di euro: per noi l'attenzione ai più deboli non è stato uno slogan da campagna elettorale.
Di seguito trovate delle foto che testimoniano lo svolgere di tante attività per la persona.
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